Il collaudo di un sistema oggetto della fornitura rappresenta per noi il punto di arrivo dell’iter progettuale. E’ di nostra competenza verificare che il prodotto realizzato sia congruo alle specifiche di progetto e alle richieste del cliente. È un’attività che viene effettuata a prescindere dalle richieste o dalla presenza del cliente. Nella nostra azienda, che possiede un sistema qualità, i collaudi sono parte integrante di questo processo e sono regolati da procedure che producono traccia scritta delle verifiche effettuate.
I collaudi si possono di norma suddividere in FAT (Factory Acceptance Test, test eseguiti prima dell’invio del sistema al cliente) e SAT (Site Acceptance Test, test eseguiti dopo l’installazione del sistema presso il cliente). Essi hanno la funzione di verificare il corretto funzionamento del sistema in fornitura.
Dopo i collaudi FAT E SAT si procede all’atto finale dell’iter di fornitura denominato “commissioning”, ossia il momento in cui il sistema viene consegnato dal fornitore al cliente finale.
Il termine “Commissioning” ha molte definizioni e sfaccettature, quella che più ci convince è “un insieme di procedure, responsabilità e metodi per rilasciare un sistema dalla fase di installazione al pieno funzionamento in conformità con l’intento progettuale”. Questa attività varia a seconda dei tipi di contratto e spazia da attività strettamente legate alla messa a punto di particolari operazioni, alla gestione e produzione di documentazione, al supporto delle produzioni e può continuare oltre la messa in servizio con la verifica delle performance del sistema.
Il processo di Commissioning si fonda sul principio di responsabilità della qualità dell’operato di tutti gli attori che si occupano della progettazione, della costruzione, della manutenzione e infine degli utilizzatori dell’impianto stesso. L’insieme di queste specializzazioni ha la facoltà di utilizzare metodi e strumenti al fine di verificare che il progetto sia conforme ai requisiti imposti della committenza.